Villa Cordellina

VILLA CORDELLINA

LA RESIDENZA
DELLE FESTE E DEI DOTTI

Villa Cordellina è una splendida architettura settecentesca ispirata al modello palladiano. Fu realizzata dall’architetto veneziano Giorgio Massari nelle colline di Montecchio Maggiore, vicino Vicenza. Il committente era un facoltoso avvocato della Repubblica Serenissima, Carlo Cordellina, innamorato della bellezza di quelle zone del territorio vicentino.

L’idea di Cordellina era quella di costruire un luogo di villeggiatura, dove passare il tempo a discutere di teatro, letteratura ed altre amenità con studiosi e personaggi più illustri del tempo e di organizzare serate danzanti per intrattenere i numerosi ospiti.

Il problema della mancanza d’acqua dovuta alla geologia del territorio di Montecchio, fu superato egregiamente grazie alla progettazione di una vasca idrica ad uso pubblico che attingeva dall’acquedotto di un monte vicino. Con questa riserva idrica fu possibile soddisfare ai fabbisogni della villa e irrigare il parco e i campi attinenti.

L’architetto Massari progettò un’opera monumentale ispirandosi alle realizzazioni di Andrea Palladio, con un fronte a colonne sormontato da un timpano triangolare come quello classico dei templi romani. A dare maggior eleganza alla facciata che dà sul giardino, sono 3 splendide sculture che si ergono ai vertici del timpano.

E’ proprio nel timpano che è presente lo stemma dei Cordellina che ritrae 3 cuori da cui si generano fiori di lino, un’interpretazione romantica delle corde che vendevano in origine (coer de lis) e che sono state rese più nobili dai fiori.

La facciata secondaria è simile a quella anteriore, con un blocco centrale leggermente sporgente a ricordare il pronao ma senza colonne e con il timpano triangolare.

Nononstante l’imponenza di alcuni elementi e la ricercatezza di certi decori, Villa Cordellina è un insieme armonioso di forme, come vuole la tradizione palladiana, da cui traspare semplicità più che una sofisticata ricercatezza stilistica.

Per dar spazio alle tante feste e per accogliere in modo più che dignitoso i suoi illustri ospiti, Cordellina fece costruire una foresteria importante e decorata come la zona padronale. L’interesse per i ricevimenti era talmente sentito che il salone ad essi dedicato, chiamato portego, è ampio ben 2 piani della villa, alto 6 metri e lungo 11.

Tutte le pareti furono affrescate da Gianbattista Tiepolo attorno al 1743. Gli affreschi sono studiati per spiccare dalle pareti, come se fossero atti di rappresentazioni teatrali, separati da colonne dipinte che sembrano vere. Questi affreschi sono una merviglia di colori brillanti tipici del Veronese e di influenze cinquecentesche classiche. I personaggi dei dipinti sono invece ritratti con abiti e acconciature contemporanee al Tiepolo.

I dipinti del soffitto del grande salone sono stati danneggiati nel tempo e quindi asportati e conservati nel Museo Civico di Vicenza fino al 1956 in cui vennero restaurati e riapposti nel luogo originario.

Alla scomparsa di Carlo Cordellina la villa venne trasformata in un collegio e poi abbandonata sino ai primi del 1900, anni in cui il grande salone affrescato divenne un allevamento di bachi da seta con un conseguente deterioramento dei dipinti. Finalmente nel 1954 la Villa Cordellina passò a Vittorio Lombardi che restaurò tutto il suo vasto complesso, compreso il parco. Quando morì passo in dono all'Amministrazione Provinciale di Vicenza che ancora oggi ne è proprietaria.







DISEGNI PREZIOSI
COME UNA PALLADIObags

La bellezza di questo complesso monumentale d’ispirazione palladiana ha datoorigine alla PALLADIObags Villa Cordellina che ritrae le forme, le proporzioni ed i decori dell’omonima villa.

Il secchiello quasi cubico e voluminoso, importante nella sua parte centrale, è stato concepito a modello del pronao ionico e le colonne sono state rappresentate dalle lunghe cordicelle in pelle. Le stesse cordicelle sono un omaggio al “coer de lis”, stemma della famiglia committente.

L’arricciatura superiore della borsa, sapientemente modellata dai mastri artigiani, richiama la forma triangolare del timpano. Al centro del triangolo ricreato dalle forme della borsa si trova la fascetta di pelle che stringe le cordicelle, a rappresentare lo stemma dei Cordellina.

Non mancano neppure i 3 splendidi acroteri che spiccano dai vertici del timpano, creati dall’effetto della lunga tracolla in pelle quando viene stesa per sostenere la PALLADIObags.

Il rafforzo in pelle negli angoli alla base del secchiello Villa Cordellina oltre che essere un elemento di pregio che rende più duratura la borsa, è anche un richiamo alle parti laterali della facciata.

E l’omaggio ad Andrea Palladio lo troviamo immancabilmente nel pregiato tessuto arazzo brevettato, con motivo di piante architettoniche palladiane che caratterizza tutte le PALLADIObags.







In Same Category

Related by Tags

    Comments

    Leave your comment